23-24.05.2018 – BRUNO ZEVI E LA SUA ERESIA NECESSARIA

Due giornate di studio promosse, progettate e coordinate da Antonietta Iolanda Lima con il supporto di IN/Arch Sicilia.

con il patrocinio di:

Fondazione Bruno Zevi, MAXXI, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura UNIPA, Università degli Studi di Catania, SDS – Struttura Didattica Speciale di Architettura Siracusa, Consulta Regionale degli Architetti PPC di Sicilia, Ordine degli Architetti PPC di Palermo, Ordine degli Architetti PPC di Catania, Fondazione Ordine degli Architetti PPC di Catania, Ordine degli Architetti PPC di Messina, Ordine degli Architetti PPC di Siracusa, Ance Catania, Officine Culturali.

 

23 Maggio, Palermo
AULA MAGNA DEL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DI PALERMO
09.30 – 13.00 |  15.00 – 20.00

APERTURA DEI LAVORI
Introduzione e saluti

DAI FONDAMENTI

Bruno Zevi e l’architettura. Perché “eresia e perché necessaria” (Antonietta Jolanda Lima, Ordinario di Storia dell’Architettura, Università di Palermo)

Zevi e la sua “Storia dell’Architettura Moderna” (Maria Clara Ghia, Associato di Storia dell’Architettura, Umea University, Svezia)

1.LA CITTÀ DI BRUNO ZEVI 

La città e le sue declinazioni (Maurizio Carta, Ordinario di Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Presidente della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo)

La città nella natura. Wright per Zevi (Alessandro Brandino, docente di storia dell’architettura, Università di Catania)

Dall’urbatettura verso ecometropoli (Aldo Loris Rossi, ordinario di progettazione, Università degli Studi di Napoli Federico II)

Fuori-dentro Inarch il contributo ai problemi della città (Massimo Pica Ciamarra, Istituto Nazionale di Architettura)

Zevi e l’INU (Giuseppe De Luca, ordinario di urbanistica, Università di Firenze; Silvia Viviani, presidente dell’INU)

Sull’identità di architettura e urbanistica (Andrea Sciascia, ordinario di progettazione architettonica, Università di Palermo)

 

24 Maggio, Catania

AULA OLIVERI , DICAR – CITTÀ UNIVERSITARIA – CATANIA
10.30 – 13.00 |  15.00 – 20.00

APERTURA DEI LAVORI
Introduzione e saluti

2.COME E PERCHÉ. LA RISPOSTA ITALIANA AL PENSIERO ORGANICO DI ZEVI

Alla sequela del Maestro? (Massimo Locci, docente di architettura e restauro, Università di Roma, La Sapienza)

La disseminazione veneta (Alberto Franchini, Università IUAV di Venezia)

Zevi e Roma dal 1945 al 2000 (Raffaele Giannantonio, professore di progettazione storia dell’architettura, Università di Chieti)

Zevi nella scuola napoletanauna presenza costante e autorevole (Pasquale Belfiore, ordinario di progettazione architettonica, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli)

Zevi e la Toscana (Ezio Godoli, ordinario di storia dell’architettura, Università di Firenze)

La scuola milanese. Dal dialogo alla divergenza (Maria Antonietta Crippa, ordinario di storia dell’architettura, Politecnico di Milano)

Zevi e Torino. Dalla negazione alla storia che riemerge (Micaela Viglino, ordinario di storia dell’architettura, Guido Montanari, associato di storia dell’architettura, Politecnico di Torino)

Zevi in Sicilia. Eventi, convergenze, adesioni rilevanti, ma solitarie: Catania e Palermo (Franco Porto, Istituto Nazionale di Architettura; Giuseppe Carta, ordinario di urbanistica, Università di Palermo)

Inediti di Danilo Dolci e Bruno Zevi (Antonietta Iolanda Lima, ordinario di storia dell’architettura, Università di Palermo)

La partecipazione alla giornata di Catania, conferisce CFP per gli iscritti all’Ordine degli Architetti PPC, previa iscrizione su Im@teria.

LOCANDINA