Sabirfest è la manifestazione annuale che dal 2014, nello spirito del sabir – la lingua franca che si parlava fino all’Ottocento nei porti e sulle imbarcazioni del Mediterraneo – pone al centro dell’attenzione questo mare, i paesi e i popoli che lo circondano e lo abitano, come spazio di crescita culturale e di partecipazione sociale determinante per prefigurare nuove forme di cittadinanza contro vecchie e nuove ingiustizie, vecchie e nuove preclusioni. Conoscenza, libertà, solidarietà e diritti sono i punti cardinali delle quattro giornate di Sabirfest, che nel 2018 si svolge contemporaneamente a Messina, Catania e Reggio Calabria…
Sabirfest si articola in diverse sezioni connesse tra loro:
Sabirfestival
Nel cuore di Messina, Catania e Reggio Calabria, tra piazze ed edifici storici, un programma fitto di appuntamenti con scrittori, registi, giornalisti e artisti di diverse nazionalità.
Quattro giorni di letture, incontri, laboratori, cinema, teatro, musica che coinvolgono un pubblico di tutte le età.
SabirMaydan
Sabirmaydan, la ‘piazza nella piazza’ di Sabirfest, la comunità diffusa che cresce da un anno all’altro e si ritrova durante il festival confrontandosi con i cittadini in una serie di dialoghi insieme a giornalisti, intellettuali, artisti e attivisti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo. Dalle istanze emerse anche in questi dialoghi è nato Il Manifesto per la cittadinanza mediterranea che in questa V edizione sarà discusso pubblicamente.
Sabirlibri
Una vivace mostra-mercato della produzione editoriale dal e sul Mediterraneo, realizzata grazie alla partecipazione delle case editrici, che offre ai visitatori l’opportunità di muoversi, curiosare e scoprire storie, idee, libri e autori. Al suo interno un’area specifica è dedicata ai giovanissimi lettori e ai laboratori di animazione per bambini.
Il tema guida della V edizione di Sabirfest è:
RIPARARE L’UMANO
Partiamo dalla consapevolezza di vivere in un tempo e in un mondo che contraddicono la straordinaria ricchezza del verbo ‘riparare’, i suoi significati, il pensiero e la pratica della ‘riparazione’. Un mondo ‘usa e getta’ che consuma e spreca, un mondo dagli equilibri naturali
fortemente compromessi, così come troppo spesso compromessi sono i diritti fondamentali degli esseri umani. Dal Mediterraneo in cui tornano pericolosamente ad alzarsi le voci di chi nomina, numera e tratta le persone come cose, riflettere insieme nelle città di Sabirfest sui tanti sensi del riparare – dall’aggiustare al prendersi cura, dal trovare riparo al darlo, dal conoscere al conoscersi – è un invito alle rivoluzioni di ogni giorno. Se non ora, quando?